Il Consulente by Marcello Rodi

autore:Marcello Rodi [Rodi, Marcello]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Campi di Carta
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Riflessioni

Sean McKenny aveva lo sguardo perso nel nulla, oltre la finestra del proprio ufficio, mentre la sua mente analitica continuava a lavorare in modo incessante. C’erano troppe cose in quella storia che sembravano non quadrare, o che quantomeno non combaciavano perfettamente: Sean aveva l’impressione di trovarsi davanti ad uno di quei puzzle della Wooden JigSaw in cui tutti i pezzi sembrano uguali, ma in realtà tutti erano lievemente differenti. Quel puzzle di sicuro aveva dei buchi enormi che però lui, con le informazioni che aveva, non era in grado di colmare.

Quando aveva accettato l’offerta di Hartigan, sapeva che non gli sarebbe stato possibile conoscere tutti i particolari, ed aveva accettato questa eventualità consapevolmente, conscio del fatto che con lui alle spalle avrebbe almeno potuto ottenere qualcosa cui teneva molto.

Non lo aveva fatto tanto per sé, quanto per il suo amico Vinny: poco prima di ammalarsi, Casertano si era impegnato per portare nella sua unità l’Agente Speciale Richard Osborne, figlio del suo vecchio amico Jerry che Sean aveva conosciuto nei giorni successivi all’11 settembre66. Quando Marques aveva ottenuto il trasferimento, Richard era appena uscito da Quantico con il massimo dei voti, e i suoi capi avevano pensato di tenerlo a Washington nonostante il ragazzo desiderasse ricongiungersi alla sua famiglia, che viveva tutta a Jersey City. C’era da dire che Vinny considerava i suoi amici come dei parenti veri e propri, e i suoi vecchi compagni di liceo come dei fratelli: da buon italiano, considerava il problema degli Osborne come un “problema di famiglia”, e dunque teneva moltissimo alla sua risoluzione.

Purtroppo però la malattia lo aveva colto a tradimento subito dopo, e non era stato in grado di fare quanto desiderava prima di andarsene. Poi, con il passare del tempo, la situazione si era sedimentata e quando Sean aveva tentato di metterci mano, il trasferimento del giovane Osborne si era rivelato una pratica impossibile da evadere con successo, a causa delle resistenze dei suoi capi che non avevano alcuna intenzione di privarsi di un elemento brillante come quello.

Melvin Hartigan aveva sicuramente girato le maniglie giuste, dato che oltre ad ottenere il trasferimento di Osborne a New York e a farlo assegnare alla supervisione di Sean, aveva fatto arrivare anche il miglior prodotto della Accademia di quell’anno alla sua squadra, il giovane Kim Doohan.

Di famiglia Coreana, Kim era oramai cittadino Americano da tre generazioni. Il suo cognome originale (Doo-Han) era stato involontariamente americanizzato da un distratto impiegato del municipio di Pacifica, in California, che aveva omesso il trattino nel suo certificato di nascita. I genitori di Kim, attenti alle tradizioni ma di mentalità illuminata, decisero che il figliolo avrebbe scelto al compimento della maggiore età se ripristinare o meno quel retaggio ancestrale. Kim era cresciuto davanti alla TV con i telefilm interpretati da Robert Loggia e David Foster, ed aveva deciso di diventare un Agente Federale. Ritenendo quel trattino troppo ingombrante decise di soprassedere, e così il suo nome era rimasto quello di Kim Doohan.

E così, dopo tanto tempo, la squadra di McKenny

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